Dalla Piazza Libertà di Momo imboccare Via Matteotti e svoltare a sinistra in Via Pernati. Proseguire poi lungo Via Magistrini. Dopo circa 100 m si può vedere sul lato destro un'edicola sacra eretta in onore di S. Pietro. Appena oltre appare invece ciò che resta della torre campanaria della chiesa dedicata allo stesso santo. Proseguendo sempre lungo Via Magistrini imboccare la pista ciclo pedonale realizzata sul tracciato del vecchio cavo Cid. Dopo circa 300 m si trova un totem che illustra brevemente il ritrovamento di reperti storici risalenti al periodo romano e longobardo a nord dell’attuale abitato di Momo. Dopo aver percorso circa 1.5 km lungo la pista ciclo pedonale, si giunge alla meta storicamente e artisticamente più interessante: la Chiesa della SS Trinità, risalente al XI secolo e affrescata all'interno da un pregevole ciclo pittorico risalente al 1500. La struttura è visitabile in periodi ed orari stabiliti ed eventualmente su richiesta. Per ritornare verso il paese è possibile percorrere di nuovo la pista ciclo pedonale per poi proseguire a destra in via Circonvallazione. Un secondo sentiero per il momento non praticabile attraversa invece i boschi lungo il torrente Agogna, arrivando sempre sulla via Circonvallazione. Lungo questo tragitto si trovano le indicazioni relative alla roggia Molinara. Proseguendo lungo via Circonvallazione si arriva alla congiunzione con Via S. Rocco, dove sorge sulla sinistra l’oratorio della Chiesa di S. Rocco eretta durante la peste del 1630. Nella stessa via si trova anche lo storico edificio del Vecchio Mulino. Al termine di Via S. Rocco si trova, attraversando la strada, la Chiesa Parrocchiale di Momo, dedicata alla Natività di Maria Vergine e costruita su una preesistente struttura romanica. Imboccare ora via Silva, lungo la quale si scorge, sul lato destro, un complesso di edifici e terreni contornati da un muraglione che recinge un'area di 18000 mtq. La presenza dell’antica chiesa di San Bartolomeo (ora dedicata a S. Francesco) e di altri elementi architettonici lasciano subito intuire, anche dall’esterno, che si tratti di un complesso monastico. Esso era intitolato a Santa Maria Maddalena dell’Ordine “delle Umiliate di San Benedetto", già menzionato in un atto del 3 Aprile 1292. Svoltare quindi a sinistra in Via Binaghi e poi in via Garbarini. Si costeggia in questo modo l’area del “Castrum vetus”, un'antica struttura che occupava una superficie fortificata di circa 11.000 mq, più il fossato e l’area di sicurezza. Le prime informazioni relative all’esistenza di un castello compaiono in un rogito datato 1 dicembre 1087. Ancora pochi passi e si arriva nuovamente in Piazza Libertà, punto di partenza di questo percorso.
Le Tappe :