La chiesa parrocchiale di Agnellengo di Momo è dedicata ai Santi Nazario e Celso. Essa venne probabilmente costruita verso la fine del ‘400, quando cessò di funzionare la vecchia chiesa intitolata ai medesimi Santi, che era posta a sud dell’attuale centro abitato e di cui si hanno scarsissime notizie. Gli atti di visita del Vescovo Bascapè del 1594 descrivono la nuova chiesa parrocchiale in un tale stato di degrado da richiedere una totale ristrutturazione. Si tratta di un edificio a due navate delle quali una è senza pavimentazione, con tetto a vista in parte rotto, un solo altare e una sacrestia angusta, scura e umida posta a nord. Una torricella con due campane posta sopra la porta maggiore funge da campanile, e sono presenti anche la casa parrocchiale ed il cimitero. La ricostruzione ordinata da Bascapè prevede invece una sola navata soffittata, con sacrestia a sud e battistero in una cappelletta ottagonale a sinistra dell’ingresso. Viene comunque mantenuto l’orientamento est-ovest, tipico degli edifici di culto medievali e tardo-medievali, mentre la sacrestia viene sposta da nord a sud. Tale impostazione rimase nelle sue linee essenziali invariata nei secoli successivi e fino ai giorni nostri. Dall’inventario del 1617 si evince che il tetto della navata era a volta, e si descrive la presenza di una cappella a sud intitolata alla Madonna. Del vestibolo di fronte alla porta principale non viene fatto cenno, mentre esso è descritto (portico con colonne in pietra) nella visita del 1661 del vescovo Odescalchi. Questa testimonianza ricorda anche la presenza di pitture con le immagini dei Santi titolari sulla facciata, e nomina il campanile, a lato della cappella maggiore, cioè del coro. Gli altari sono due, l’altare maggiore e quello dedicato alla Beata Vergine nella cappella a sud, mentre il cimitero è posto davanti alla chiesa e di estende verso nord e verso sud. La medesima situazione viene documentata nel ‘700 in occasione della visita del vescovo Balbis Bertone del 1761, mentre risale al 1793 la benedizione di un nuovo cimitero posto accanto alla chiesa di S. Anna, poi ingrandito nel 1823 ed infine trasportato nel sito attuale nel 1884. Nel 1904 venne rifatto l’altare maggiore, mentre nel 1926 la chiesa venne decorata da due artisti novaresi: Giulio Vanzaghi per le pitture e Mario Mella per gli stucchi. Nel 1967, quando venne rimodernata la casa parrocchiale, fu demolita un’ala di fabbricato addossata al lato nord della chiesa, risalente ad un periodo molto antico e che probabilmente costituiva i resti della primitiva sacrestia posta a nord e trasformata in magazzino. Ad oggi la chiesa è regolarmente aperta al culto dei fedeli.