Al termine dell’omonima via della frazione Alzate sorge il Mulino di Alzate, storico caseggiato caratterizzato da una torre quadrata dotata di colombaia e di una ricca decorazione originale. Nel 1700-1800 l’edificio apparteneva agli industriali Travelli. Uno di loro, Carlo Donato Travelli (1761-1838), che fu anche podestà di Oleggio, realizzò qui la prima fabbrica italiana per la lavorazione del cotone azionata da forza idraulica ottenuta dal potenziamento del vicino cavo d’acqua, ancor oggi denominato “cavo Travelli”. Ovviamente tutto lo stabile, con il tempo, subì trasformazioni e destinazioni d’uso diverse, fino a diventare brillatoio per il riso, mulino e caseificio. Le avverse vicende economiche del ‘900 portarono però al fallimento la società allora proprietaria, finché tutto il complesso venne acquistato dall’alzatese Pietro Bovio fu Antonio, il 4 novembre 1920, i cui eredi continuano tuttora l’attività. Una sottolineatura merita certo la colombaia della torre in quanto l’allevamento dei colombi, definiti “macchine da carne”, fu per secoli attività diffusa nei nostri paesi. Torri simili, con colombaia, sono ancora visibili ad Agnellengo, Cavaglietto ed Oleggio. Anche l’attività risicola e di trasformazione di questo prodotto costituisce, in questo caso attraverso una storia lunga un secolo, un profondo legame con il territorio e le sue tradizioni, che vengono tramandate di generazione in generazione.